I sistemi di impermeabilizzazione con materiali sintetici, come TPO (poliolefina termoplastica), PVC (polivinilcloruro) e EPDM (etilene propilene diene monomero), sono largamente utilizzati per la protezione delle coperture di edifici industriali e commerciali grazie alla loro versatilità, resistenza agli agenti atmosferici e durabilità. Tuttavia, anche le migliori soluzioni sintetiche non sono immuni dall’usura del tempo e dagli agenti esterni. Riconoscere i segni di deterioramento di impermeabilizzazioni con manto sintetico è essenziale per garantire la protezione ottimale dell’edificio e prevenire danni più gravi.
1. Crepe e Fessurazioni nella Superficie
Uno dei primi segni di deterioramento di impermeabilizzazioni con manto sintetico è la presenza di crepe e fessurazioni sulla superficie del manto. Questi difetti possono derivare dall’esposizione prolungata ai raggi UV, sbalzi termici, stress meccanici o movimenti strutturali. Le crepe, anche se piccole, possono rapidamente trasformarsi in punti di infiltrazione d’acqua, compromettendo l’integrità del sistema impermeabilizzante e causando danni significativi alle strutture sottostanti.
2. Deformazioni e Rigonfiamenti (Blistering)
Il blistering, o la formazione di bolle e rigonfiamenti sul manto sintetico, è un segnale evidente di un problema di impermeabilizzazione. Questo fenomeno è spesso causato da umidità intrappolata sotto il manto, che si espande sotto l’effetto del calore, creando deformazioni visibili sulla superficie. Questi rigonfiamenti possono causare la delaminazione del manto sintetico dal substrato, compromettendo l’efficacia del sistema e rendendo necessario un intervento di rifacimento.
3. Perdita di Adesione e Sollevamenti dei Bordi
Un altro segno comune di deterioramento è la perdita di adesione del manto sintetico ai substrati, particolarmente evidente lungo i bordi, le giunture o i dettagli architettonici come sfiati e scossaline. Quando i bordi del manto si sollevano, si creano percorsi attraverso i quali l’acqua può infiltrarsi, aumentando il rischio di danni strutturali. Questo problema può essere causato dall’invecchiamento dei materiali adesivi o da una posa in opera non corretta.
4. Perforazioni e Tagli nel Manto Sintetico
Le perforazioni e i tagli sono spesso il risultato di danni meccanici, come quelli causati da attrezzature pesanti, la caduta di oggetti affilati, o attività di manutenzione improprie. Anche piccoli fori possono permettere all’acqua di penetrare sotto il manto sintetico, compromettendo la struttura dell’edificio. La presenza di tagli o fori, anche minimi, è un segno che richiede un’attenzione immediata e, in molti casi, la sostituzione completa del manto.
6. Presenza di Muffe e Alghe
La presenza di muffe e alghe sulla superficie del manto sintetico può indicare ristagni d’acqua o scarsa pendenza del tetto, problemi che possono portare a infiltrazioni. Oltre a ridurre l’efficacia del sistema di impermeabilizzazione, le muffe e le alghe possono accelerare il degrado del materiale sintetico. La formazione di organismi vegetali è un chiaro segnale che il manto impermeabilizzante non sta più svolgendo adeguatamente la sua funzione.
7. Segni di Infiltrazioni Interne
Macchie di umidità, efflorescenze saline, muffa o odori di umidità all’interno dell’edificio sono spesso segnali evidenti di infiltrazioni d’acqua, che possono essere causate da un sistema di impermeabilizzazione deteriorato. In questi casi, è fondamentale intervenire tempestivamente per prevenire danni più estesi alle strutture interne, come il deterioramento di muri e pavimenti o danni agli impianti elettrici.
Conclusione
Per garantire la massima protezione delle strutture industriali e commerciali è fondamentale monitorare regolarmente lo stato dell’impermeabilizzazione con sistema sintetico e intervenire prontamente in caso di segni di deterioramento. Un’adeguata manutenzione e, quando necessario, un rifacimento tempestivo, assicurano una protezione duratura nel tempo, prevenendo danni più gravi e costosi.
Investire in un rifacimento quando necessario, infatti, significa preservare il valore dell’edificio e garantire la continuità operativa delle attività che vi si svolgono.